Roberto Duran


Si sa, a Panama, spesso all'epoca si nasceva già con la fame.
Ed è proprio quella fame che ha accompagnato tutta la carriera del più forte peso leggero di tutti i tempi.

Nasce a Panama, con la faccia da indio, il 16 giugno del 1951. Per i primi anni costretto a mangiare quello che capitava, scatole di cibo per cani. 

Ad 8 anni la sua vita ha una svolta, poiché incontra il mondo del pugilato, in una piccola palestra di Panama. Il suo record dilettantistico è anonimo, che nessuno nota, ma è quando passa al professionismo che il mondo inizia a conoscere quel panamense venuto dalla fame, con il suo vero nome, ovvero ROBERTO DURAN "Mani di pietra" concquistando un record di tutto rispetto: 103-16-0,  e ben 70 sono i KO inflitti.



Nei primi anni di carriera Duran passo velocemente dai pesi gallo ai pesi leggeri portando la sua striscia di vittorie a 28, di cui 24 prima del limite.

Il primo titolo mondiale arriva a giugno, di preciso il 26, contro un pugile molto più navigato del ring, quel Ken Buchanan, che anche grazie ad un giudizio controverso gli portò il titolo WBA dei pesi leggeri. 

Ma in seguito a quel titolo arrivò anche la prima sconfitta, per decisione unanime contro Esteban De Jesus, ma da quella sconfitta, il panamense affilò ancora di più i suoi colpi, incarrellando ancora risultati positivi, ancora tutti per Ko.
Si affrontarono altre due volte Duran e De Jesus, ma questa volta l'indio inflisse due dure sconfitte ad Esteban.

Decise di salire nei welter, per affrontare Sugar Ray Leonard, un pugile che la fame non sapeva neanche dove fosse. Il primo match si tenne il 20 giugno 1980 in Canada a Montreal, vinse il panamense per decisione unanime, ma fu davvero una guerra.




Tuttavia gli altri due incontri successivi li vinse Leonard, ma il pugile americano dichiarò più volte di non aver mai incontrato fino a quel momento un pugile come il panamense, ovvero un pugile cosi volto all'attacco, che non si fermava mai.

Passò successivamente ai pesi superwelter, dove superò inerme la prova di Luigi Minichillo, ma poi andò a sbattere contro l'ingarbuglio difensivo di Wilfredo Benitez, che si portò a casa a sorpresa il mondiale dei super welter.


Poi l'11 novembre del 1983, il campione panamense partito dai pesi gallo decise di andare ad affrontare il più forte peso medio in quel momento, ovvero il campione Marvin Hagler, anche lui come Duran aveva sofferto la fame e sapeva cosa significasse dare tutto sul ring. 

Il match fu spettacolare, per la prima volta il campione dei medi arrivò a vincere il match per decisione unanime, ma da quel match la figura del pugile di Panama ne uscì con una nota di rispetto in più. 


 
 
Per l'incontro successivo Duran decise di scendere di nuovo nei superwelter, questa volta per affrontare al Cesar Palace di Las Vegas Hitman Thomas Hearns.
L'incontro si svolse il giorno del trentesimo compleanno del pugile di Panama, ma questa volta l'americano gli inflisse la sconfitta più dura della sua carriera, Ko per ben due volte alla prima ripresa, ed un Ko nella seconda che spinse l'arbitro ad interrompere il match e decretare Thomas Hearns vincitore.




Nel 1989 contro Iran Barkley, il pugile di Panama vinse il suo quarto titolo mondiale nella quarta categoria differente, questo match fu dichiarato Fight of The Year 1989.




Dopo questo incontro Roberto Duran continuò a salire sul ring, fino al 2001.

Gran parte della sua vita è stata dedicata al pugilato, un legame indissolubile, che l'ha portato a diventare campione del mondo in 4 categorie di peso differenti, uno dei pugili più acclamati di sempre, l'ha reso ricco e forse ha appagato quel senso di fame che si portava dietro fin da quando era un piccolo bambino panamense, con la faccia sporca.

Roberto Duran rimarrà sempre nel cuore di ogni appassionato di Pugilato, perchè per questo sport ci ha messo l'anima, fino alla fine, entrando di diritto nell'olimpo dei più grandi.



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