Nella riunione pugilistica, organizzata dalla BBT di Davide Buccioni, sicuramente una delle stelle a brillare di più è stata la neo campionessa italiana dei pesi Supergallo Maria "Russian" Cecchi. 

Romana, perchè come dice lei è di Roma, si è trasferita a Guidonia solamente per la Boxe, dove si allena all'accademia pugilistica Roma Est, sotto la supervisione del maestro Simone Autorino,è un astro nascente del pugilato rosa made in Italy ed è anche giovanissima, appena 25 le candeline spente ma tantissime avventure alle spalle, dal dilettantismo, alla canotta della nazionale, con il sogno del professionismo, avuto da quando ha iniziato a praticare questo sport, nel 2015. 

Abbiamo avuto l'opportunità di sentirla telefonicamente per farle alcune domande, da dire che da subito si è distinta per la generosità e i modi gentili, ma soprattutto per la sua enorme simpatia, rendendo la conversazione veramente simpatica ed interessante. 

Ciao Maria, Come stai? Adesso sarai al settimo cielo scommetto, giusto? 

Sto bene, grazie, si sono felicissima, ho realizzato un sogno. 

Ci parli un pò di Maria "Russian" Cecchi? 

Maria Cecchi è di Roma, nata da papà italiano e da mamma russa, da qui nasce il soprannome, da come puoi capire. Ho iniziato a fare pugilato nel 2015, alla Roma Est di Simone Autorino. Il soprannome Russian può essere ripreso forse un pò dalle mio origini nel pugilato, oltre che da mamma, proprio perchè il sangue russo fa si che noi le mazzate, non le portiamo a casa, siamo fortemente motivati e quindi anche da questo un pò il soprannome, diciamo che il "non mollare mai" c'è l'ho nel DNA, ecco perchè Russian. Da quando ho iniziato a praticare pugilato, posso dire, che non sono mai partita con il favore dei pronostici, per tanti motivi, ma il mio sogno è sempre stato quello di diventare un atleta professionista, per me il dilettantismo è stato solo di passaggio, ma in quel passaggio mi sono divertita, portando diversi argenti, vestendo la canotta della Nazionale, insomma ho dei bei ricordi.



Quali sono i ricordi più belli del dilettantismo che ti porti dietro? 

Sicuramente i ritiri che ho fatto mi hanno regalato tantissime emozioni, ma anche le sedute di guanti, il potersi confrontare poi con atlete diverse. 

Qual'è il rapporto con il tuo team? 

Il mio Team per me è tutto. E' come una famiglia, devono tutto a loro, da quando sono passata professionista veramente hanno fatto di tutto per me, facendomi fare cinque incontri in un anno, portandomi poi al titolo. Ma anche prima di tutto ciò da quando sono entrata in palestra, hanno sempre creduto fortemente in me, quando tutti gli altri cercavano di farmi cadere, di non farmi credere in me stessa. Devo tantissimo soprattutto al mio maestro. Pensa che io, nel 2018, ho avuto un brutto incidente ad Ancona. La prima persona che ho visto in Ospedale al mio risveglio è stato proprio lui, questo per farti capire che per me significa tanto. 



Quando hai saputo che dovevi disputare il titolo? Perchè abbiamo notato che inizialmente non era nel programma

Ho saputo di dover disputare il titolo, pochissimi giorni prima. Ringrazio infatti  anche il mio DNA che mi ha permesso di restare sul peso, senza dover fare troppi sforzi per arrivarci. Il giorno dopo che ho saputo della possibilità di disputarlo, ci siamo riuniti subito in palestra ed ho iniziato con i guanti da passata. Tra l'altro fare il titolo contro un'atleta come Anna Lisa Brozzi, è stato un'onore! Ci siamo incrociati già quattro volte in passato, in altri contesti, ma io l'ammiravo quando ero una ragazzina alle prime armi, insomma è stato stupendo disputare il titolo proprio contro di lei. Però io ero super carica, non ho mai distolto l'obiettivo, sapevo che quella cintura sarebbe diventata mia, e negli ultimi cinque anni ho lavorato solo per questo momento. 



Alla proclamazione della vincitrice, hai fatto il gesto del silenzio. Ci puoi dire a chi era rivolto? 

Quel gesto era rivolto a tutte le persone che non hanno mai puntato su di me, che non ci credevano che potessi arrivare a questo traguardo ed hanno fatto di tutto per farmi cadere e per non farmi credere in me stessa, ma alla fine la forza di volontà ripaga sempre. Quel gesto era per loro, perchè alla fine il mio traguardo l'ho raggiunto. 



Oltre il pugilato, cosa fai nella vita? 

Partiamo dal fatto che io faccio una vita molto tranquilla, amo molto viaggiare, infatti non frequento quasi nessuno di Roma, ma viaggio tantissimo. Faccio la pugile professionista, perchè appunto lo dice la parola, professionista, quindi grazie a tanti sponsor, riesco a vivere anche di pugilato, ma faccio anche la fotomodella e ballerina, visto che solo di pugilato non basta. Che poi faccio la modella sempre all'interno del mondo del pugilato. Sia chiaro ci sono tantissime ragazze più belle di me, ma forse proprio l'abbinata pugilato- modella è piaciuta particolarmente. 

I tuoi obiettivi futuri adesso quali sono invece? 

Per il momento mi godo il titolo che ho vinto, però ricomincerò presto a lavorare per arrivare a vette più alte, magari l'Europa o perchè no, un Titolo Mondiale, non sarebbe male come idea. Starò a vedere insieme al mio Team, come si evolveranno le cose. 

Cosa pensi che possa fare la federazione per aumentare il movimento pugilistico femminile? 

Promuovere lo show, un match come quello tra me e la Brozzi, se inserito in una riunione come quella della BBT porta visibilità al mondo del pugilato femminile. Magari una ragazza lo vede e decide di avvicinarsi, tutto parte sempre da come metti in vetrina le atlete che hai, perchè se tu vendi uno show di qualità e fai vedere che esiste anche il pugilato femminile, ci saranno tantissime persone che si avvicineranno. Ma siamo sulla strada giusta, il movimento pugilistico femminile è sulla strada giusta. 

Maria adesso ti lasciamo, puoi fare un saluto ai nostri seguaci ? 

Certo, un saluto a tutti e grazie di questa intervista, a risentirci presto.


Posso dire che è stato davvero un onore intervistare una ragazza come Maria, che si è dimostrata fin da subito cordiale. Durante la chiacchierata, le ho fatto i complimenti per il match disputato e questa cosa le ha fatto molto piacere. Questo fa capire quanto lei tenda a voler portare uno spettacolo che piaccia e nel match con la Brozzi c'è riuscita appieno. 

Speriamo di rivederla presto sul ring, magari anche su un palcoscenico europeo, visto che ha fatto un bel balzo in avanti sia nelle classifiche europee che mondiali. 

Quello che le auguriamo e sicuramente di arrivare sul tetto del mondo, magari contro la campionessa WBO, la danese Dina Thorslund, possibilmente in Italia. 

Sicuramente avrà me e tutto lo staff di Storm Fighters Tv tra i suoi fan più sfegatati. 

Per chi non l'avesse visto, alleghiamo lo stupendo match per il titolo che ha disputato


Ancora grazie a Maria Cecchi per questa stupenda intervista ed un grande In bocca al lupo per tutto, sperando di risentirci presto. 

Viva la Boxe! 

Post a Comment

Nuova Vecchia