Le favole hanno sempre un inizio ed una fine. 
La tua favola è partita Kibawe, un piccolo paese delle Filippine, ma quel viaggio ti ha reso un dio sceso in Terra.
Non starò qui a raccontare quante volte sei diventato campione del mondo o in quante categorie, perché questi sono dati noti a tutti. 
Oggi, a mente lucida, voglio solo raccontare quanto un ragazzino appassionato di pugilato come me ha rivisto in te un idolo, un esempio di uomo che tutti noi dovremmo essere.

La motivazione fa parte dell'animo umano e può essere una motivazione personale, una motivazione esterna o una motivazione al di fuori delle leggi della natura, tu hai combattuto per tutte questi tipi di motivazione, hai combattuto per il tuo paese, per dare un futuro migliore ai tuoi figli, per la tua gente, per te stesso e per quello che sei diventato.
Hai dimostrato di saperti reinventare come pugile, dopo quel tremendo KO con Marquez, hai dimostrato di volerti mettere in gioco quando hai combattuto con Mayweather, hai dimostrato che amavi il pugilato quando tutti ti davano sfavorito e tu hai battuto Thurman.
I capolavori, le grandi prestazioni, hanno sempre fatto parte del tuo repertorio, riuscendo più volte durante un combattimento a trovare la strada che poi ti ha portato alla vittoria.
Si la vittoria, quella dea che hai inseguito tutta la vita e che più volte ti ha benedetto, più volte hai assaggiato cosa voler dire essere sul tetto del mondo. Ed anche quando eri in cima e potevi guardare tutti dall'alto verso il basso, hai sempre dimostrato di essere tra la gente, di non voltare la faccia alle difficoltà ma anzi agire perché esse vengano superate. 
Sei stato sul tetto del mondo molte volte. Proprio su quel tetto ci hai regalato tantissime emozioni, tante urla di gioia, aspettavamo solo te e i tuoi match, nelle tue Filippine eri capace di fermare un popolo intero perché doveva tifare per te.
Adesso scusami se mi scende una lacrima, sicuramente in questo momento tu sarai improntato verso altri obiettivi, ma a noi appassionati farà male non vederti più tra le sedici corde.
Però la vita è una continua evoluzione e per te è arrivato il passo successivo, quello dove lasci i guantoni e farai parlare di te in un altro modo, magari da presidente delle tue Filippine.
Grazie di tutto Manny, sei stato l'idolo di un bambino, di un ragazzino e di un uomo.

Buon riposo Campione.

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