"Veni, vidi, vici" così, citando le parole dette da Gaio Giulio Cesare dopo la vittoria riportata contro l'esercito di Farnace II del Ponto, Jones annuncia di voler lasciare il titolo Light Heavyweight UFC detenuto da ben 9 anni.



Tutto nasce a quanto sembra da una discussione iniziata giorni fa con il presidente UFC Dana White in merito alla sua volontà di salire nei pesi massimi per poter affrontare Francis Ngannou, fresco vincitore in soli 20 secondi ai danni di Jairzinho Rosenstruik, 



La tensione tra Jones e Dana negli ultimi giorni era già particolarmente alta, e sembra essersi ulteriormente inasprita a seguito delle dichiarazioni fatte sabato da White quando ha detto che non intende aumentare il contratto di Jones a seguito dei continui problemi da lui causati fuori dalla gabbia, che ne hanno impedito la possibilità di essere il "Lebron James" delle MMA (vedi ultimo arresto).

Inoltre, secondo quanto dichiarato dal Dana White, sembra che oltre ad aver chiesto una cifra "esagerata" per affrontare Ngannou (si parla dai 15 ai 20 milioni di dollari), sembra che Jones abbia anche chiesto una borsa di 30 milioni di dollari per affrontare il "Bronze Bomber" Deontay Wilder, dichiarazioni negate da Jones ma riconfermate sabato alla conferenza stampa dallo stesso White.

"Bones è andato via. D'ora in poi quando mi incontrate per strada, chiamatemi semplicemente JJ" a scritto in un Tweet Jones.



"Non ho mai preteso nulla da te Dana, ho semplicemente chiesto un Superfight ed essere pagato per questo. Sei tu che hai fatto delle dichiarazioni pubbliche parlando di soldi e cifre!" ha scritto Jones in risposta a Dana. Inoltre in un Tweet Jones invita a Dominck Reyes e Jan Blachowiz di farsi avanti ed affrontarsi per ottenere la cintura che intende lasciare.


Tutto si racchiude in un problema di natura economica e a ragion veduta. Consideriamo che i fighters, ogni volta che entrano nella gabbia o sul ring, rischiano la vita, subendo danni permanenti al proprio fisico e molti, a causa proprio dei danni che subiscono, sono costretti a ritirarsi perché non più idonei al combattimento.
  
Già qualche tempo addietro avevamo fatto un post ove discutevamo dei compensi elargiti dalla UFC ai suoi "dipendenti fighters" ove analizzavamo che l'organizzazione distribuisce solamente il 16% del proprio fatturato tra i combattenti a differenza di una distribuzione del 48/50% effettuata dalla Major League Baseball nei confronti dei propri atleti (fatturato 2019). " Paghiamo i nostri fighters più di qualsiasi altra organizzazione di MMA nel mondo, inoltre i compensi aumentano con l'aumentare della notorietà e del successo del singolo fighter" ha dichiarato White in merito.


Osservando le cifre sopra mostrate, la domanda sorge spontanea: Se voi foste al posto di Jones, cosa fareste? Accettereste di essere pagati quanto desiderato dal "Boss" Dana White ovvero battereste il pugno pretendendo un compenso adeguato agli incassi fatti dallo stesso?

A voi la risposta...  




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