Mike Tyson



Chiunque nella sua vita, appassionato o meno di pugilato, ha sentito il nome di Mike Tyson. 
I bambini tra la fine degli anni 80 e per tutti gli anni 90, entravano in palestra, sognando di diventare come Iron Mike.
Un idolo, per tutti, grandi e piccini, l'inizio della sua carriera fu spettacolare e teneva gli appassionati con gli occhi puntati allo schermo, in attesa del momento in cui il peso massimo di New York avrebbe messo Ko l'ennesimo avversario.

Uno dei pesi massimi più forti della storia, campione del mondo a soli 20 anni 4 mesi e 22 giorni.
Chiunque passava sotto i pugni del primo Tyson ne usciva distrutto, per non parlare della tecnica, una delle migliori.

Iron Mike non ha avuto un infanzia facile, ma tra l'altro chi in quegli anni a Brooklyn aveva un infanzia facile. 
Ebbe il primo incontro con la violenza a 10 anni, quando un ragazzino più grande di lui di tre o quattro anni, gli uccise uno dei suoi piccioni e Mike di tutta risposta lo aggredì prendendolo a pugni, mettendolo fuori combattimento e concquistandosi il rispetto dei suoi coetanei da strada.
A 13 anni aveva conosciuto il carcere minorile già 39 volte, ma fu proprio nel carcere che la sua vita cambio per sempre. 
Infatti in uno dei tanti soggiorni in riformatorio, incontro Muhammad Ali, che si era recato a fare visita ai ragazzi e Mike rimase talmente affascinato dal campione , che cominciò ad impegnarsi costantemente negli allenamenti, sino a quando venne segnalato a Cus D'amato.
Cus sviluppò un rapporto particolare con Mike, tanto da diventarne quasi un padre, forse la persona più importante della sua vita.








Cus gli insegnò tutto, gli diede le fondamenta, gli diede la motivazione, credeva in lui , lo trattava con rispetto. Non lo trattava come un "nero" ma come un atleta come gli altri, ma con un grosso potenziale.
Da Mike, Cus sapeva tirare tutto il buono che c'era e tutta la rabbia la faceva incanalare sul ring.
In quegli anni Mike era devastante.


Il 1985 fù l'anno del debutto nel professionismo, ma fù anche un anno dolorosissimo per Mike, infatti D'amato morì per una polmonite, lasciando il giovane nella giungla del professionismo.

Fino al 1986 Mike vinse però 27 match, portandosi al primo posto delle classifiche WBC, che valse la sfida contro il campione in carica Trevor Berbick a Las Vagas il 22 novembre.
Tyson vinse per K.O alla seconda ripresa, dimostrando uno strapotere fisico mostruoso, mettendo si dai primi secondi del in difficoltà il campione.
20 anni 4 mesi e 22 giorni, era il campione più giovane della categoria mai esistito.






Dopo aver battuto anche James Smith e Tony Tucker, Tyson divenne campione unificato dei pesi massimi.

In questo periodo Mike, scelse come promoter Don King, per molti appassionati di pugilato, questa mossa fu l'inizio della fine, una parabola discendente nella vita del campione.


Don King organizzò per Il giovane Mike Tyson l'incontro contro Larry Holmes. una leggenda.
Il match si tenne il 22 gennaio 1988 ad Atlantic City.

Mike in questo incontro mostrò un ritmo serrato, era veloce ma portava colpi potenti, alla quarta ripresa però Holmes cambiò ritrmo, il suo jab sembrava che avesse la meglio sul campione di Brooklyn, ma ad un certo punto, un colpo potentissimo di Iron Mike costrinsero Holmes alle corde e successivamente una potente combinazione destro-sinistro, mandarono giù Larry, che si rialzò, ma il campione in carica, lo rimise a tappeto con un potente destro e Holmes riuscì ad alzarsi solo al conteggio di 8.
Mike continuava a colpire Holmes con potentissime combinazioni destro-sinistro, cosi a 7 secondi dalla fine della ripresa, l'arbitro dovette fermare l'incontro e dare Tyson vincitore per TKO.




Dopo il Match contro Larry Holmes, per Mike venne organizzato un incontro contro il campione lineare The Ring, ovvero Micheal Spinks.
Mike partiva sfavorito 4-1 in questo incontro, ma bastarono solamente 91 secondi per mettere a tappeto Spinks.
Questa ripresa fu nominata Round of the Year 1998, dalla rivincita The Ring Magazine.




Mike difese il titolo altre due volte con successo, ormai era sulla cresta dell'onda, era ricco, uno degli sportivi più conosciuti del paese, aveva milioni di fan che lo seguivano.

Ma spesso la vita ci pone davanti sorprese inaspettate, ed è quello che successe la notte dell'11 febbraio 1990, a Tokyo.
Mike doveva effettuare una difesa facile, quella con James Douglas.
Il match sembrava facile con Mike che riuscì a mandare a tappeto Douglas, ma fu proprio quando quest'ultimo si alzo, che le cose cambiarono, mandò con un potente colpo il campione al tappeto. 
Mike non riuscì ad alzarsi, e cosi Douglas si prese tutte le cinture. 
Per Tyson fu la prima sconfitta ed in questo preciso momento, la vita e sopratutto la carriera di Iron Mike, cambiarono per sempre.




Dopo questa sconfitta Mike perse anche la sorella Denise, alla quale era molto legato.

Mike dopo Buster Douglas, vinse altri 4 incontri arrivando alla sola età di 25 anni ad uno score di 41 vittorie su 42 incontri nella quale 36 per Ko.

Nell'autunno 1991 il nativo di Brooklyn avrebbe dovuto misurarsi contro Evander Holyfied per il titolo mondiale, ma tuttavia questa rincorsa al titolo fu bloccata per dei guai giudiziari, fu accusato infatti di aver stuprato Desiree Whasington, la condanna per questo caso arrivò nel febbraio 1992.
Mike Tyson fu condannato a 10 anni di reclusione, 4 dei quali con pena sospesa.
Venne rilasciato per buona condotta nel 1995.

Tornò sul ring a 29 anni battendo Peter McNeeley per squalifica.

Tuttavia il 9 novembre 1996 ebbe l'opportunità finalmente di affrontare il campione WBA, Evander Holyfield, il match si tenne nel Nevada.
Tyson partì subito forte all'attacco deciso a riprendersi il titolo, ma Holyfield con un pugilato intelligente, riuscì a trovare la chiave dell'incontro, portandosi a casa il match, infliggendo ad Iron Mike una serie importanti di colpi che costrinsero l'arbitro a fermare la contesa e decretare il campione in carica vincente.




La rivincita si tenne il 28 giugno 1997 e passò alla storia per un evento spiacevole:
Tyson dopo aver ricevuto una testata che l'arbitro giudicò involontaria, ma che comunque gli apri una ferita, iniziò il terzo round senza parandenti, ed a 40 secondi dal termine della ripresa Tyson azzannò l'orecchio di Evander, staccandogliene un pezzetto, tuttavia l'incontro fu fatto proseguire e sospeso quando Mike ridiede un altro morso ad Evander, questa volta a sinistra e l'arbitro fu costretto a squalificarlo.
Tyson però perse ulteriormente il controllo cercando di aggredire fisicamente Evander e anche l'arbitro, solo l'intervento della polizia riuscì a calmare il tutto.
Mike Tyson fu squalificato nel luglio 1997 e revocata la licenza per combattere e gli venne inflitta una multa di 3 milioni di dollari.




Tyson accusò Don King di averne causato la rovina economica e quindi scelse Shelly Finkel come nuovo manager.

L'ultima grande occasione di Iron Mike per diventare campione del mondo fu contro Lennox Lewis l'8 giugno del 2002.
Tuttavia il 22 gennaio, durante una conferenza stampa per promuovere l'incontro, si scatenò una violenta rissa fra i due atleti.



L'incontro fu interamente dominato da Lewis, che a 47 secondi dalla fine dell'8° round, trovò un potentissimo destro che fece andare a tappeto Iron Mike per la seconda volta in quella ripresa, l'arbitro effettuo il conteggio, arrivando fino a dieci e quindi decretando Lennox vincitore.



La carriera di Mike Tyson si concluse nel 2005 con un record di 50-6-0, 36 Ko.

Quello che sicuramente ha costruito la carriera del campione è stato il suo particolare stile pugilistico denominato Peek-a-Boo, una tecnica che gli aveva insegnato il suo primo allenatore Cus D'amato e che l'ha reso grande, si eseguiva mantenendo 3 punti fondamentali il corpo frontale, le mani alte e il gioco di gambe laterale.
Senza questa tecnica forse ora tutti gli appassionati non staremmo parlando di Mike Tyson.




Mike Tyson sicuramente è stata un icona del pugilato e continua ad esserla, nonostante i suoi guai giudiziari, i tifosi non l'hanno mai dimenticato, ed anche tanti campioni moderni lo prendono come idolo.

Iron Mike è stato il pugile che sicuramente dopo Muhammed Ali, ha fatto conoscere la Nobile arte in tutto il mondo.

Un uomo acclamato in ogni angolo del pianeta, dall'America al Giappone, passando per l'Europa, per l'Africa e l'Australia.

Nessuno mai si è dimenticato del pugile di Brooklyn e rimarrà nell'olimpo della Boxe per sempre.

Un pugile che ha fatto dell'arte della guerra il suo stile di pugilato, ogni volta che saliva sul ring dava tutto, ed anche da sconfitte inaspettate ha saputo rialzarsi.
Viva Mike Tyson.

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