Ricardo Lopez


Nel pugilato, alcune categorie vengono spesso dimenticate, etichettate come categorie minori, come un pugile che non fa soldi e quindi vai nel dimenticatoio.

Ma quando vieni da Cuernavaca, una cittadina messicana, hai un fisico esile, piccolino di statura, non puoi ambire certamente a categorie come i leggeri o i piuma, ti toccano categorie basse e forse la prima per competere, ti toccano i pesi paglia, 47 kg, il minimo per combattere.

L'essere piccolo ed esile non vuol dire non potere entrare nella storia, non può dire non diventare il migliore e vincere il titolo mondiale in due categorie di peso differenti ed essere nominato il miglior peso paglia di sempre.

Questa è la storia di Ricardo Lopez, meglio conosciuto come El Finito, significa il raffinato, perchè il suo modo di boxare era unico, nessuno dei suoi avversari ha mai testato i suoi punti deboli, sembrava che non li avesse, nessuno dei suoi avversari l'ha mai mandato al tappeto, infatti il suo record dice 51 vittorie ed un solo pareggio, 38 sono stati gli avversari che ha messo Ko. Questo vuol dire che, oltre ad una difesa eccezionale, Lopez possedeva anche un colpo che faceva male.

Campione del mondo in due categorie di peso, prima pesi paglia e poi pesi minimosca.




Una storia stupenda quella di Lopez, la mamma non voleva che la boxe diventasse il suo mestiere, ma quel piccolo messicano, troppo dedito all'allenamento e alla disciplina, fece delle sedici corde la sua casa.

Debuttò professionista nel 1985 a soli diciannove anni ed anche dopo i trenta, non aveva perso i suoi riflessi e la sua classe pugilistica.

" Vincere deve essere un abitudine

Questo era quello che diceva sempre quando ritornava nello spogliatoio, con l'ennesima vittoria, con la cintura ancora stretta sulla vita. 

Esprimeva un pugilato, pulito, le mani erano sempre ben alte e sapeva lavorare con intelligenza. Il suo Jab era preciso, seguito da ottimi montanti, colpiva bene sia di destro che di sinistro.




In una sola occasione si avvicinò alla sconfitta, quando affrontò Rosendo Alvarez, match che però finì in pareggio. Otto mesi dopo lo affrontò nuovamente, vincendo stavolta in maniera davvero agevole.

In diciassette anni di carriera è stato il peso paglia più forte di tutti, nel 1994 quando era ancora in attività la rivista The Ring Magazine lo nominò il peso paglia più forte della storia.

Eppure è stato dimenticato, perchè i pugili più leggeri spesso non passano alla storia, spesso non vendono e molto spesso finiscono nel dimenticatoio.




Ma gli appassionati della Nobile Arte non si dimenticheranno mai di quel piccolo messicano, capace di diventare il più grande della sua categoria e forse uno degli dei dell'olimpo della boxe.

Floyd Mayweather l'ha definito un suo idolo, forse è anche l'idolo di molti ragazzi li in Messico. 


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