E con questa saliamo a tre. Ebbene si, sono tre il numero di sconfitte consecutive subite da Alessio nella massima serie delle MMA targata UFC.



Domenica per il "Manzo Nazionale" doveva essere la notte del riscatto, quel riscatto atteso da quasi un anno (visto che il suo ultimo incontro risale al 28 settembre 2019 quando perse, sempre per giudizio, contro Makhmud Muradov ) ma così purtroppo non è stato: altro match terminato per giudizio, altro verdetto a suo sfavore e vittoria per il veterano Americano Zak Cummings.

Ora, non è intenzione del sottoscritto gridare allo scandalo sul giudizio dei giudici, ma andiamo a rivedere le fasi del match:

Primo Round:

Alessio sembra ben deciso a far bene e lo si vede dai primi secondi del combattimento: guardia alta, mobile sulle gambe, gira intorno all'avversario che intanto prende il centro del ring, studia le distanze. Partono i primi colpi da una parte e dall'altra. Il match è, come previsto, molto equilibrato. Alessio al finire del round comincia a sferrare qualche colpo in più di Cummings. Chiude il primo round con 18 colpi andati a segno rispetto a 44 sferrati contro i 12/29 dell'americano. Assegno il round ad Alessio 10-9



Secondo Round:

Il ritmo comincia a rallentare ed è l'Americano Zak ad imporre questo ritmo, perché più geniale alla sua strategia. Già a pochi minuti dall'inizio del round, il combattimento sembra essersi completamente spento. In una sessione di sparring tra amici si vedrebbero più colpi. E' chiara l'intenzione di Alessio: è pronto con il suo destro ad entrare di rimessa, ma il suo avversario non sembra aver intenzione di effettuare alcun tipo di attacco se non qualche low kick che destabilizza Alessio. Più volte l'arbitro, Mark Smith, invita i due atleti all'azione ("Action!") ma nulla si muove. Dall'angolo si sente il suo Head Coach, Michele Verginelli, ripetere più volte "Non portare colpi singoli. Porta delle combinazioni", ma Alessio sembra non sentire, Sembra intenzionato a trovare il colpo del KO che manderebbe al tappeto, per poi finalizzarlo, Zak Cummings il quale non subisce una finalizzazione dal 2014 quando perse per sottomissione contro Gunnar Nelson. Il round si chiude con un 39% di colpi significativi portati da Zak contro il 30% di Alessio. Assegno il round 10-9 per l'americano. Adesso sono pari: 19-19 da entrambe le parti.

Terzo Round:

L'ultimo round parte quasi a fotocopia del precedente. Alessio però sa che deve dare di più per convincere i giudici a dare a lui la vittoria stavolta e, nelle parti finali dell'incontro, decide di sferrare più attacchi, vuole fare vedere la sua aggressività e la voglia di vincere. Sferra colpi a due braccia sempre controbattuti da Cummings. L'ago della bilancia sembra cominciare pian piano a pendere dalla sua parte. Ecco che però, qualche secondo dopo che il tavolo chiama i 10 secondi, Zak spara un tremendo High Kick che colpisce in pieno mento Alessio e le gambe cedono, va giù ma suona la campana. Alessio si rialza, ma nuovamente le ginocchia non riescono a reggerlo e ricade nuovamente per poi rialzarsi da solo. Round perso. Assegno 10-9 a Cummings. 

Sul mio cartellino personale, mi ritrovo un totale finale di 29-28 in favore dell'Americano.

Vengono letti i cartellini rispettivamente:

  • 27 - 30 Kamijo 
  • 28 - 29 Lee
  • 28 - 29 Cleary
"for the winner by Unanimous decision......Zak Cummings!!!"

E si spengono completamente i sogni di Alessio.

Ora, come avevo precedentemente spiegato nell'ultimo video su Alessio, la mia principale curiosità era quella di vedere come si sarebbe mosso all'interno della gabbia dopo la decisione di non seguire più il suo precedente allenatore, Lorenzo Borgomeo, e di aver preso la decisione di allenarsi in solitaria prendendo come Head Coach Michele Verginelli ed allenarsi con professionisti nazionali.


Ebbene, al di la del risultato amaro, ritengo che Alessio sia nella direzione giusta!

C'è ovviamente tanto da lavorare sopratutto in termini di strategia (come mai non ha piazzato nemmeno solo low kick o calcio laterale basso?) e di aggressività, ma a mio parere, Alessio "Manzo" Di Chirico, assieme al suo team, può far bene e possono ottenere tante soddisfazioni per loro e per tutti noi che sosteniamo i nostri connazionali in giro per il mondo, riuscendo così a creare un vero e proprio fighters...MADE IN ITALY!


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