Cinque anni…ci sono voluti ben cinque anni perché si ricreassero le condizioni per l’organizzazione dell’evento più importante per gli sport da combattimento in Italia, e ieri, 18 novembre 2023, nella splendida cornice del Pala Gianni asti di Torino, è tornato l’Oktagon. 

Si dice che se quando si aspetta per tanto tempo un evento, alla fine tante sono le aspettative che c'è il rischio di rimanere delusi... bene, non è questo quello che è successo ieri sera aTorino. Permettetemi di spendere una parola per l’organizzatore e promotore dell’evento, il Presidente di Fight 1, Carlo Di Blasi, una sorta di visionario, una persona che vede dove altri brancolano nel buio, il più bravo e appassionato promoter che abbiamo la fortuna di avere in questo disgraziato paese, dove gli sport da combattimento sono stati quasi uccisi dall’incapacità umana… si... ho detto quasi… perchè ieri sera abbiamo avuto la prova che gli sport da combattimento in Italia sono più vivi che mai, e parlo degli appassionati, dei praticanti, degli istruttori, del meraviglioso pubblico presente e di tutti gli addetti ai lavori.

Ieri abbiamo assistito a un evento di livello STELLARE, con professionisti di grandissima caratura, che non sfigurerebbero in nessuna parte del globo.

Atleti provenienti da varie nazioni che ci hanno deliziato con la loro classe,  non risparmiando nulla di quello che avevano da dare sul ring. Romania, Senegal, Albania, Marocco, Ucraina, Giappone, Colombia, Spagna e Italia hanno espresso il meglio che si possa immaginare della Kickboxing e del Muay Thai. In programma anche tre titoli mondiali ISKA, uno dei quali con protagonista l’italiano Mattia Faraoni.

Di seguito la sintesi degli incontri programmati su DAZN

CARD TV

Ruben Sciortino (ITA) vs Papa Birahim Diop (SEN)

MUAY THAI – 3 x 3min – (67kg)

Il primo match in card vede Ruben Sciortino, della Kombat Mirafiori, atleta di casa, torinese, contro Diop Papa Birahim, senegalese, disciplina Muay Thai e peso fino a 67Kg. Sciortino guardia mancina, Diop destro naturale. Sciortino molto pulito, tecnico e veloce, insiste con i suoi low kick gamba dietro sull’interno coscia sinistra di Diop, alternando l’azione con potenti high kick che scuotono il senegalese, il quale incassa anche due potenti calci in linea media sul finire del primo round. L’atleta torinese inizia il secondo round piazzando un potente front kick sul volto dell’avversario, sgretolando in tal modo la fiducia di Diop, il quale dopo un minuto della seconda ripresa incassa due potenti diretti e va al tappeto. Il tempo di rialzarsi, altro diretto di Sciortino, e secondo conteggio per knock down. Qualche secondo per riprendere il match ma è tutto inutile, dopo un ‘ulteriore azione del torinese Diop dà le spalle all’atleta italiano, l’arbitro lo conta per la terza volta ma ferma il combattimento e va bene così.


Alexandru Cazacinschi (MDA/ITA) vs Samuele Andolina (ITA)

FIGHT CODE RULES – 3 x 3min – (57kg) K1

Secondo match in programma tra il cagliaritano Samuele Andolina, proveniente da Malta, e Alexandru Cazacinschi, 19 anni, moldavo, residente in Italia. Categoria -57Kg. Fight Code Rules. Andolina mancino, il moldavo in guardia ortodossa. Il cagliaritano nella prima ripresa è molto preciso con i suoi middle kick gamba dietro, va diverse volte a segno ma il moldavo risponde colpo su colpo, soprattutto servendosi del suo ottimo gancio sinistro. Prima ripresa equilibrata, miglior kicking per Andolina, miglior pugilato per Cazacinschi.

Seconda ripresa a mio parere favorevole al moldavo, il quale è più preciso e mette a segno qualche calcio in rotazione, mentre Andolina indulge un po’ troppo nei colpi sotto la cintura, che causano qualche interruzione di troppo. Alla fine della ripresa il cagliaritano è ferito al volto, causa un probabile scontro di teste. Il moldavo inizia la terza ripresa con una splendida flying knee perfettamente a segno che scuote l’italiano, sicuramente meno appariscente e fantasioso dell’avversario. Combattimento molto bello, tra due atleti preparati, vinto comunque con merito da Alexandru Cazacinschi, che esce tra gli applausi del pubblico, e, ciò che è più importante, dell’avversario.


Stiven Alla (ITA) vs Petr Kraft (CZ) 

FIGHT CODE RULES – 3 x 3min – (90kg) K1

Terzo combattimento in card tra il trentaduenne ceco Petr Kraft e l’albanese Stiven Alla, e qui entriamo nel pericoloso territorio dei 90Kg. Fight Code Rules, 3x3. Match molto sporco nella prima ripresa, non in sintonia con il livello tecnico visto fino a questo punto del galà. Molto clinch, molta fisicità, tecnica non pervenuta. Attribuisco il primo round ad Alla, più attivo e autore di due high kick a bersaglio che gli valgono la ripresa. Seconda ripresa al via, e Alla mette a segno un destro a largo braccio che scuote l’atleta ceco, per il resto del round si vede ben poco a parte gli abbracci e qualche destro da parte di Alla. La terza ripresa non dice nulla di nuovo, e conferma che Kraft è troppo lento e goffo per portare a segno la combinazione più semplice, mentre Stiven Alla termina il match all’attacco rischiando di mettere knock out l’avversario, ma senza un colpo pulito l’impresa è piuttosto ardua. Match da archiviare senza troppi rimpianti, che va comunque all’atleta albanese. L’entusiasmo non è passato a bordo ring per questo match, avanti con il prossimo.


Giuseppe Gennuso (ITA) vs Julián Londoño (COL)

MUAY THAI – 3 x 3min (57kg)

Il colombiano Juliàn Londono si batte con l’italiano Giuseppe Gennuso, 22enne siciliano, disciplina Muay Thai, peso 57 Kg. 3 riprese da 3 minuti. Abbraccio sportivo tra i due atleti e si parte subito con un clinch molto tecnico condito da ginocchiate potenti e tecnicamente perfette. Gennuso è più alto e dotato di un maggiore allungo, proprio per questo l’avversario evita di stare alla distanza e cerca continuamente il clinch, situazione che tra l’altro sa sfruttare molto bene. Gennuso prova coi gomiti, anche in rotazione, ma non va perfettamente a segno. Primo round difficilissimo da assegnare, al posto dei giudici avrei dato il pari. In apertura di secondo round Gennuso prende qualche low kick di troppo senza traccia di blocco, regalando punti preziosi al colombiano. Londono sfrutta benissimo le tecniche da utilizzare con atleti più alti, colpi al corpo, clinch e low kick, seconda ripresa da assegnare al fighter colombiano. In apertura della terza ripresa Gennuso mette a segno una gomitata in rotazione che provoca un pericoloso taglio sulla fronte all’avversario, che inizia a sanguinare copiosamente. Colpo molto significativo, che può dare una svolta al match. Il medico dunque constata l’eccessivo sanguinamento del colombiano e decreta la fine del match. Gennuso vince con un gran colpo un match che probabilmente stava perdendo. Complimenti a lui per l’intelligenza e per la tecnica portata a segno in un momento molto difficile del match.


Christian Guiderdone (ITA) vs Mohamed Bullalmaun (MOR/ESP) 

FIGHT CODE RULES – 3 x 3min – (75kg) K1

Il quinto incontro in scaletta vede il marocchino Mohamed Bullalmaun contrapposto all’italiano Christian Guiderdone, atleta di casa, campione del mondo ISKA 75Kg. Regole Kickboxing- Fight Code. Incontro che parte molto bene, con un Bullalmaun sugli scudi che porta colpi con una varietà e una potenza ammirevoli e che riesce ad anticipare sistematicamente l’atleta di casa. Bullalmaun è davvero abilissimo nel non farsi inquadrare e ad uscire dalla traiettoria dei colpi di Guiderdone, e quando porta i suoi colpi lo fa con precisione e convinzione, a mio parere si aggiudica il primo round. Ad inizio seconda ripresa Guiderdone porta i suoi colpi, soprattutto un diretto destro che fa tremare le gambe all’atleta marocchino, e cerca di dare continuità alla sua azione, interrotta spesso dalle ginocchiate dell’avversario. L’atleta di casa porta a casa la seconda ripresa. La terza vede nuovamente Bullalmaun più attivo e pericoloso soprattutto con un diretto destro che fa vacillare l’avversario, molto in difficoltà nel prendere le misure al marocchino e nel cercare di inquadrarlo. Il marocchino coglie di sorpresa altre tre volte il suo avversario , sempre col diretto destro, colpo pesante che il torinese non riesce a leggere, e la ripresa si conclude con qualche fase concitata che non porta però punti significativi all’italiano. Match assegnato giustamente a Bullalmaun con verdetto non unanime. Fino a questo momento cartellini in linea con quelli del sottoscritto.


Yuri Farcas (ITA/ROM) vs Florin Matei (ROM) 

FIGHT CODE RULES – 3 x 3min  (-105 Kg) k1


Il sesto match in scaletta TV vede contrapposti i rumeni Farcas e Matei, pesi massimi fino a 105 Kg. Si presentano sul ring questi due colossi e danno vita a un match veramente bello, finito però prestissimo grazie a un colpo da maestro portato nella prima ripresa da Farcas, il quale, dopo essere uscito indenne da scambi furiosi durante i quali i due atleti si sono regalati colpi di una potenza tale da addormentare un rinoceronte, mette a segno due micidiali diretti destri sul mento di Matei che crolla al tappeto. Matei si rialza ma viene rimesso giù da un potente uno-due, secondo conteggio. A questo punto si riprende per semplice formalità e per Farcas è un gioco da ragazzi finire l’avversario e portare a casa la vittoria prima della campana del primo round.


Taras Hnatchuk (UKR) vs Calin Petrisor (ROM

ISKA WORLD TITLE FIGHT – 5 x 3min (70kg) K1


Il settimo match è un incontro titolato tra l’ukraino Hnatchuck e il rumeno Petrisor, peso fino a 70 Kg, regole K1, match valido per il titolo del mondo. Gli atleti si presentano sul ring preparatissimi a livello fisico, tirati al massimo e determinati a conquistare il mondiale. Petrisov tiene il centro del ring  e dopo un minuto sorprende l’ukraino con un micidiale gancio sinistro che spedisce l’avversario al tappeto. Hnatchuk ha il tempo e la voglia di rialzarsi ma dopo trenta secondi Petrisor lo fulmina con un largo gancio destro che mette fine alle ostilità. Petrisor nuovo campione del mondo ISKA.


Mirko Flumeri (ITA) vs Takumi Terada (JAP) 

ISKA WORLD TITLE FIGHT – 5 x 3min (59kg) K1


A mio modestissimo parere il match più bello della serata. Due guerrieri che hanno dato nuovo significato alla parola “Spettacolo”. Si distinguono entrambi per velocità, perfezione tecnica, velocità e potenza. Inutile raccontare il match a parole, non è possibile rendere l’idea, bisogna guardarlo. Le lacrime di Flumeri alla fine del match raccontano lo stato d’animo di un uomo che si è sacrificato in palestra e che ha dato tutto sul ring, ma non gli è bastato a battere un avversario ancora più straordinario di lui. Il match si conclude alla quarta con un K.O. a favore del giapponese che demolisce la gamba sinistra di Flumeri. Il giapponese è stato talmente veloce e bravo da saper tirare colpi potentissimi senza neanche caricarli, sia di braccia che di gambe. Terada è davvero un fenomeno della Kickboxing. Onore al merito. L’italiano scende dal quadrato sconfitto ma non vinto, e a dirla tutta, caro Mirko, non devi piangere, perché non c’è sconfitta nel cuore di chi lotta. C’è solo da ringraziarti per avere portato tanto in alto la kickboxing italiana e prr averci resi orgogliosi di avere un connazionale come te.


Mattia Faraoni (ITA) vs Bogdan Stoica (ROM) 

ISKA WORLD TITLE FIGHT – 5 x 3min (95kg) K1



Mattia Faraoni è il non plus ultra della kickboxing italiana, un atleta completo, un mix perfetto tra modernità e vecchia scuola. Guardare Faraoni vuol dire guardare un atleta che ha la grazia di un ballerino, la leggiadria di un peso leggero e la potenza di un peso massimo. Sembra di rivedere il grande Andy Hug, Un mix perfetto di pugilato, Tae Kwon Do, Karate Kyoukushinkai e thai boxe. Semplicemente perfetto. L’atleta romeno non viene a Torino per fargli fare bella figura, viene per combattere e per vincere. Il match si rivela da subito molto duro, con scambi violenti e colpi pesantissimi da parte di entrambi. La soluzione la trova Mattia alla seconda ripresa, dopo un primo round che è stato più simile a una guerra che a un match. All’inizio della seconda ripresa Stoica si fa male, dopo essere caduto rovinosamente e Faraoni con lui, riportando un danno alla gamba e perdendo così mobilità. Mattia approfitta del momento di crisi di Stoica e piazza prima una spazzata in rotazione all’indietro, per poi concludere con un calcio ad ascia girato, di cui lo spostamento d’aria si è avvertito anche nelle tribune più lontane del palazzetto. Colpo al bersaglio, K.O. stupendo e Faraoni si riconferma campione del mondo, coronando questa serata speciale con un trionfo tutto italiano.


Da appassionato, da istruttore, da ex praticante, da innamorato, non posso fare a meno di ringraziare chiunque abbia contribuito alla realizzazione di questo magnifico evento, uno spettacolo per gli occhi e per l’anima. Dunque guerrieri, versiamo il sidro, leviamo i calici al cielo e ringraziamo gli Dei del Walhalla che ieri sono stati compiaciuti, l' Oktagon è tornato!

Post a Comment

Nuova Vecchia